Ciclosilicati

La tormalina

Un posto rilevante nella mia collezione è occupato da un minerale quasi leggendario per colorazione e forma: la tormalina.

Le tormaline formano un gruppo a sé stante di minerali appartenenti alla classe dei silicati, in particolare sono dei ciclosilicati, ben rappresentata da parecchi campioni della collezione. Il suo nome deriva dal cingalese “turmali” che significa “pietra di vari colori“, la caratteristica più evidente di questo minerale.

Benché si tratti di un supergruppo molto variegato non sono molte le varietà che oggi vengono collezionate: la più famosa, e forse la più ricercata, è l’elbaite, originaria dall’Isola d’Elba da cui derivano la rubellite, dal colore rosa-rosso accesso e l’indicolite, di colore azzurro-bluastro. Segue poi la schorlite, di colore marrone intenso-nero, e le tormaline policrome come la water melon, dai colori rosa, bianco e verde.

Il colore dipende dalla sua composizione chimica e può non essere uniforme in tutto il cristallo, in particolare per le policrome e le elbaiti. La formula generale delle tormaline è molto complessa:

(Na+,K+,Ca2+)(Li+,Mg2+,Fe2+,Al3+,Ti4+,Mn2+)3 (Al3+,Cr3+,Fe3+,V3+)6 (BO3)3[Si6O18](OH)4

Da notarsi la notevole varietà degli elementi chimici che possono entrare nella struttura e la presenza del Boro in coordinazione 3 che conferisce il tipico aspetto prismatico dei cristalli.

Le tormaline sono tra i minerali più ricercati dai collezionisti: grazie ai colori intensi e alle notevoli dimensioni che i cristalli possono raggiungere non è difficile capire perché, a livello estetico, questi minerali abbiano pochi rivali. Di notevole pregio sono anche le gemme da loro ricavate: molte sono state utilizzate storicamente per adornare gioielli di pregio delle famiglie reali europee.

La tormalina è un minerale accessorio che si trova sia nelle rocce magmatiche che in quelle metamorfiche, molto abbondante nelle pegmatiti e spesso associata ad altri minerali eccezionali, come i berilli (in particolare nella varietà acquamarina) e i quarzi.

Le varietà più limpide e pregiate provengono dall’Isola d’Elba – Italia, dal distretto di Minas Gerais – Brasile, dai Monti Urali e dal Madagascar: soprattutto il Brasile ha storicamente prodotto cristalli museali di notevoli dimensioni (anche di 20-30 centimetri e oltre) oggi custodite in musei o in collezioni private.


Se si vuole fare colpo sui profani si devono mostrare fotografie di tormaline” – ricorderò per sempre queste parole del mio Professore di Mineralogia Sistematica il quale mi ha fatto letteralmente cascare la mascella quando abbiamo affrontato insieme il “capitolo tormaline”: un minerale così eccezionale, dalla forma lineare e perfetta, non poteva non trovare posto all’interno della mia collezione, nella sezione dedicata all’ordine dei ciclosilocati.

La mia collezione conta ad oggi più di 30 campioni di diverse dimensioni (dal thumbnail al cabinet) e colorazioni: molte di esse arrivano dal Pakistan e dal Brasile, due Paesi che continuano a incantare i collezionisti grazie ai loro pezzi pregevoli.

I campioni che preferisco sono di colore acceso e con sfumature variabili anche all’interno del cristallo che deve essere, preferibilmente, biterminato o comunque con poche imperfezioni; questi poi devono ospitare una buona quantità di matrice, in modo da essere contestualizzati e più interessanti anche a livello sistematico.

Di seguito le fotografie dei campioni della mia collezione (clicca su ognuna per ingrandirla):